AGI - Dieci ore di paura e speranza tra le pietre millenarie della Torre dei Conti, nel cuore dei Fori Imperiali, a Roma. Poi, la bruttissima notizia: Octav Stroici, operaio di 66 anni (nato a Suceava nel nord della Romania), rimasto intrappolato sotto le macerie dopo il crollo parziale del monumento di Largo Corrado Ricci, è morto poche ore dopo essere stato estratto vivo dai soccorritori. L’uomo, recuperato al termine di una complessa e delicata operazione dei Vigili del Fuoco e del 118, era stato trasportato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I, dove è deceduto nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo.
Nel crollo, avvenuto alle 11:15 di lunedì 3 novembre nel cantiere di restauro finanziato dal PNRR “Caput Mundi”, erano rimasti coinvolti altri quattro operai, poi dimessi o medicati sul posto. Le autorità – dal sindaco Gualtieri al ministro Giuli, fino al prefetto Giannini – hanno seguito per tutto il giorno le operazioni di soccorso, rese difficili dal rischio di nuovi cedimenti della Torre.
Le indagini della procura di Roma
La procura di Roma aveva aperto un’inchiesta per disastro colposo. Ora procede anche per omicidio colposo.L'area, intanto, è stata posta sotto sequestro dai carabinieri. Sarà disposta l'autopsia sul corpo della vittima. Il pool di magistrati al lavoro (i procuratori aggiunti Antonino Di Maio e Giovanni Conzo e i pm Mario Dovinola e Fabio Santoni) intende acquisire gli atti relativi alla gara per verificare i requisiti dell'azienda appaltatrice dei lavori in corso alla Torre dei Conti.
In particolare per valutare se l'intervento fosse adeguato al tipo di edificio, i magistrati hanno disposto una consulenza tecnica affidando l'incarico a ingegneri strutturisti. Verifiche verranno effettuate anche sulle impalcature e se ci fossero già stati eventuali alert. Intanto la polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro, che ieri ha effettuato un sopralluogo subito dopo il crollo, ha raccolto, insieme ai carabinieri, le prime dichiarazioni degli operai sopravvissuti e presenti sul posto.
Il messaggio di Giorgia Meloni
"Esprimo profondo dolore e cordoglio, a nome mio e del Governo, per la tragica scomparsa di Octay Stroici, l'operaio rimasto vittima del crollo della Torre dei Conti a Roma". Lo scrive il presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X. "Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza", aggiunge la premier ringraziando "nuovamente i soccorritori e tutti coloro che si sono prodigati, senza sosta e con coraggio, nel tentativo di salvargli la vita".
Il cordoglio di Gualtieri
"Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Octay Stroici, l'operaio vittima del tragico crollo avvenuto alla Torre dei Conti". A dichiararlo il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Che aggiunge: "a nome di Roma Capitale e mio personale, rivolgo un pensiero commosso alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini".
"Voglio ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità e dedizione in una situazione così complessa e drammatica", ha aggiunto il sindaco.
Rocca: "di lavoro non si può e non si deve morire"
"Octay Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie per ore dopo il crollo della Torre dei Conti, non ce l’ha fatta. Nonostante lo straordinario sforzo dei soccorritori. A nome mio e della Regione Lazio le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire". A scriverlo sui social è il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Giuli: "Stroicy non è rimasto solo neppure per un istante"
"Piangiamo la morte di Octavian Stroicy: il suo cuore ha smesso di battere malgrado l'ammirevole sforzo dei Vigili del Fuoco che lo avevano estratto ancora vivo dalle macerie della Torre dei Conti ai Fori Imperiali". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
  "A sua moglie, a tutta la sua famiglia, rivolgo il mio cordoglio accorato e quello del Ministero della Cultura. Octavian non è rimasto solo nemmeno per un istante: oltre ai Vigili del Fuoco, le istituzioni nazionali e romane, le forze di sicurezza, il personale sanitario, la Protezione civile e i cittadini presenti hanno partecipato fino all'ultimo al tentativo di salvarlo. Il suo ricordo ci accompagnerà", ha concluso Giuli. 
Vigili del fuoco "addolorati"
I vigili del fuoco si dicono "addolorati per la morte del povero Octay, l'operaio coinvolto ieri a Roma nel crollo della Torre dei Conti. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarlo ed eravamo riusciti con un intervento eccezionale delle nostre squadre a strapparlo alla stretta delle macerie che lo hanno imprigionato per dodici ore. Siamo vicini alla famiglia in questo momento tragico".

