AGI - Le istituzioni, unite, in soccorso dei giovani che, alle volte, diventano schiavi delle 'dipendenze', tra tutte quelle da droga e alcol. È questo il tema centrale del progetto #SceglilastradaGIUSTA una “azione di sistema” - presentato oggi presso la sede della Asl Roma 1 a Borgo Santo Spirito -, alla presenza, tra gli altri, del padrone di casa, il Direttore Generale della Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle, di Antonio Pignataro - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche antidroga -, e del Questore di Roma, Roberto Massucci.
"Quello delle istituzioni insieme al servizio dei giovani è un impegno doveroso, che, da un lato, offre messaggi di fiducia verso le nuove generazioni e, dall’altro, consegna strumenti fondamentali per operare le giuste scelte nella crescita dei cittadini del futuro - ha spiegato Massucci -. Ciò risulta particolarmente importante di fronte a fenomeni, come il consumo di droghe, che costituiscono spesso la base dei più rilevanti problemi di criminalità".
Per Quintavalle, serve "un nuovo approccio, che sia precoce, condiviso e sostenuto da tutta la rete di supporto" per i nostri ragazzi. "I genitori hanno il dovere etico di sostenere con fermezza la lotta alla diffusione della droga che si sta portando avanti per restituire a chi è caduto nell’abisso infernale della droga dignità, onore, futuro e soprattutto speranza", ha affermato, invece, Pignataro. L'obiettivo è quello di coinvolgere attivamente diversi attori istituzionali, sociali e professionali, quali figure guida per valorizzare "la funzione dell’adulto nella scelta della strada da percorrere per i nostri ragazzi".
L’iniziativa, molto partecipata, ha visto anche la partecipazione del professor Giulio Maira, della professoressa Marisa Luisa Di Pietro, Università Cattolica del Sacro Cuore, della dottoressa Maria Grazia Giannantonio, UOC Dipendenze Asl Roma 1, oltre a quelli dei Dirigenti scolastici delle scuole aderenti e della Dott.ssa Sandra Berivi, Staff Direzione Generale Asl Roma 1.
Si tratta di un “impegno di Comunità” il cui obiettivo prioritario è quello di radicare nei giovani la cognizione del proprio ruolo all’interno del “sistema Paese”, restituendo loro la fiducia nelle Istituzioni e nella possibilità di costruire un futuro sano, libero e fondato sui valori della legalità e del rispetto. Il fenomeno delle dipendenze ha raggiunto infatti proporzioni tali da configurarsi come una vera emergenza sociale, sanitaria ed economica.
"Questa mancanza di consapevolezza - ha commentato il Questore anticannabis Antonio Pignataro –, è dovuta a ideologie che hanno causato un lungo periodo di letargo e oggi, grazie al Presidente Giorgia Meloni e al Sottosegretario Mantovano, si sta cercando di superare l’indifferenza, il lassismo, la superficialità, e soprattutto la normalizzazione e sottovalutazione di un fenomeno così grave che ha causato la morte di migliaia di ragazzi e dolore in tante famiglie italiane".
"Se gli interventi di contrasto svolgono un ruolo importante nell'arginare i fenomeni di dipendenza, è quanto mai necessario lavorare sulla prevenzione", ha aggiunto la professoressa Di Pietro, Direttore Centro Ricerca e Studi sulla Salute Procreativa, Università Cattolica del Sacro. “Implementare conoscenza e consapevolezza sui rischi dei comportamenti di consumo è fondamentale, anche se non sufficiente - ha aggiunto -. L’azione di prevenzione deve essere, infatti, accompagnata dalla individuazione e dalla minimizzazione dei fattori che portano a distorcere la reale rappresentazione del rischio e da una capillare e costante azione educativa".
Il progetto
Il progetto si articolerà in una serie di step progressivi per ciascun istituto scolastico aderente. Un incontro valoriale in cui gli enti partecipanti potranno portare e fornire il proprio contributo e, a seguire, singole lezioni con le classi sul tema delle dipendenze patologiche e delle problematiche legate all’uso/abuso di alcol. Le attività vedranno coinvolti, a partire dal 5 novembre, l’Istituto Comprensivo Pablo Neruda, l’Istituto Comprensivo Largo San Pio V, l’Istituto Comprensivo Rosetta Rossi e l’Istituto Comprensivo Don Roberto Sardelli.
"#Sceglilastradagiusta - ha sottolineato la dirigente scolastica Daniela De Simone dell’IC Largo San Pio V - rappresenta un esempio concreto di come la sinergia interistituzionale costituisca un valore aggiunto prezioso per la formazione dei ragazzi e delle ragazze: la condivisione di competenze e risorse consente infatti di offrire ai nostri studenti e alle nostre studentesse un percorso educativo sul tema delle dipendenze volto a favorire la presa di coscienza, con l’obiettivo comune di fornire loro gli strumenti necessari per confrontarsi ogni giorno con la realtà, compiendo scelte di benessere e agendo da cittadini consapevoli e responsabili."
Dello stesso parere la Dirigente Scolastica dell’IC Neruda, Brunella Martini “è un’iniziativa di grande valore educativo e sociale, pensata per accompagnare i ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di Primo Grado in un percorso di crescita consapevole, orientato alla costruzione di scelte responsabili e rispettose di sé e degli altri". Così come quello della Dirigente Scolastica Stella Fiorillo IC Rosetta Rossi che ha parlato di una preziosa opportunità per toccare “temi cruciali come la prevenzione delle dipendenze, la gestione dello stress e dell'ansia, l'importanza delle relazioni positive e la consapevolezza dei rischi legati alla malamovida".
Per la dirigente scolastica Alessia Cossu dell'Istituto Don R. Sardelli si tratta di una testimonianza di fiducia nel ruolo educativo "sono convinta che solo unendo le forze sia possibile promuovere nei giovani una cultura della consapevolezza, del benessere e della responsabilità e generare risultati concreti e duraturi". I conduttori degli incontri saranno tutte figure professionali specialistiche che da anni si occupano di tale tematiche e che si avvicenderanno negli incontri. "La progressiva diminuzione della percezione del rischio, accentuata da uso di sostanze, insieme alla fragilità emotiva e sociale che stanno vivendo i nostri ragazzi – ha spiegato il Direttore Generale Giuseppe Quintavalle -, devono portare a un nuovo approccio, che sia precoce, condiviso e sostenuto da tutta la rete di supporto. Una risposta centrata sulla persona e fornita da personale formato. La nostra città ha circa 600 mila ragazzi sotto ai 25 anni, un terzo dei quali sono residenti della Asl Roma 1, proteggere loro vuol dire proteggere il nostro futuro”.
"La prevenzione è uno dei andati istituzionali dei servizi per le dipendenze. I programmi si basano sul modello dell'influenza sociale e sull'educazione normativa e mirano al potenziamento delle competenze personali e sociali (life skills) dei ragazzi", ha detto Maria Grazia Giannantonio, dirigente dipendenze della Asl Roma 1. “Al di là di un approccio normativo o colpevolizzante – ha concluso la dottoressa Berivi -, è fondamentale aprire un dialogo diretto e sincero che permetta ai giovani di accedere a informazioni corrette e di conoscere modelli di scelta alternativi per affrontare le proprie difficoltà".

