- La storia è questa: un furgone è parcheggiato sulle strisce bianche ma “sforava” sulla pista pedonale attinente la piazzola di sosta; un bambino arriva in bicicletta, perde il controllo, sbatte contro il furgone e cade in terra; il papà chiama i vigili per dare “una lezione civica” al bambino; e due mesi dopo si vede recapitare una multa per non aver tenuto sotto controllo il figlio. Ovviamente il tizio in questione ne ha fatto un caso di Stato e ha coinvolto i giornali, come se i vigili avessero commesso chissà quale tremenda ingiustizia. Non è così. E sapete perché? Perché mister-lezione-di-civismo avrebbe dovuto sapere che suo figlio, in bicicletta non poteva andare sulla corsia pedonale e avrebbe dovuto circolare sulla strada, facendo attenzione a non colpire il furgone parcheggiato. Perché ve la racconto? Perché trovo insopportabili coloro i quali, carta costituzionale alla mano, vanno a chiamare i vigili urbani per un pezzo di furgone che sfora sulla pista pedonale di qualche centimetro. Ma fatevi ‘na sforchettata de … vostri, no?
- Secondo Repubblica i tempi non tornano tra suicidio di Mazzolaio, citato da Carlo Nordio, e la lettera pubblicata ieri dall’Anm. Sintesi: l’ex segretario della Dc si sarebbe suicidato prima che l’attuale ministro firmasse l’appello contro la separazione delle carriere. Insomma: non fu lui il motivo del suo cambio di idea. Embé? Io, sinceramente, non so neppure perché Nordio debba rispondere a queste polemiche spiegando quando ha cambiato idea. L’ha fatto, punto. E in 30 anni molti di quelli che oggi lo criticano hanno modificato i loro orizzonti. Ci dimentichiamo degli intellettuali affini alle BR? E quelli che “capivano” il terrorismo, salvo poi diventare fagocitati dal sistema che volevano combattere.
- Sapete perché personalmente non do risalto alle copertine del Time? Perché se gioisci quando ci piazzano il faccione di Meloni, poi devi dargli credito anche quando la bastonano senza motivo. Il Time è un quotidiano, fatto da giornalisti, persone magari più educate e intelligenti del sottoscritto, ma che contano come il due di coppe quando briscola è bastoni. Sono opinioni. Per di più estere. Ciò che conta è il giudizio che di lei danno gli italiani.
- Dopo l’annuncio di Macron sul riconoscimento della Palestina, il premio va tutto a Donald Trump. Il quale non sarà un personaggio da sposare, però è un genio. Con una frase semplice semplice ha messo a cuccia Emmanuel ricordandogli che l’unica potenza mondiale, in Occidente, sono gli Stati Uniti e non la Francia: “È una brava persona, mi piace, fa il gioco di squadra, ma la buona notizia è che quello che dice non conta”. Adoro.
- Trovo inutile discutere dello scooppone sull'impronta 33 nella villetta di Garlasco. Perché? Perché è una perizia di parte che andrà discussa, analizzata, magari smentita. Darle peso eccessivo non fa che alimentare il dubbio che Andrea Sempio sia l'assassino, prima ancora che il processo possa iniziare.